Cosa fatta capo ha!

Se sei lì a piangerti addosso per un rimpianto che non ti abbandona o per un evento che ha sconvolto la tua vita, rimanendo invischiato in pensieri che ti portano sofferenza e angoscia, inizia a riflettere su questa locuzione: “cosa fatta capo ha!”.

Questa espressione dal valore proverbiale, si collega a una storia di sangue avvenuta a Firenze nel 1216. Il giovane Buondelmonte aveva offeso la famiglia degli Amidei, in quanto si era impegnato a sposare una ragazza del loro casato per riparare un oltraggio, ma piuttosto che presentarsi da lei nel luogo prefissato per le nozze, si recò in un’altra chiesa a sposare una fanciulla della famiglia dei Donati, insultando ancora di più il gruppo degli Amidei. Così questi si riunirono e, mentre indugiavano sulla punizione da infliggere al traditore, Mosca de’ Lamberti decretò la sua morte, aggiungendo la frase “cosa fatta capo ha!”, suggellando la decisione in via definitiva e inasprendo i rapporti tra le fazioni dei guelfi e ghibellini.

Con questa frase viene indicato che quando un evento è ormai in atto e ha avuto il suo inizio con una decisione presa, non resta che andare fino in fondo, senza stare lì a indugiare in discussioni e temporeggiamenti.

Infatti molte azioni non sono modificabili e il loro inizio porta a una propria conclusione, spesso irrevocabile e imprevedibile. Per poter giungere al fine non serve a nulla rimuginare e soprattutto recriminare.

Inoltre, quando un impegno è stato portato a termine, lo si può lasciare andare in modo da non pensarci più.

Quando ti ritrovi bloccato da questioni che ti affliggono e continui a ripeterti: “se avessi fatto in questo o quest’altro modo…”, “se avessi detto così, o se avessi taciuto in quella circostanza…”, “se le cose fossero andate diversamente…”, ricordati questo motto: cosa fatta capo ha! Non serve a nulla struggersi per un passato che non si può cambiare, ma occorre procedere per la propria strada assumendosi con dignità le proprie responsabilità e impegnandosi a contenere le conseguenze. Sei un essere umano e l’errore appartiene agli uomini e al vivere nel mondo, come vi appartiene l’imprevedibilità della vita. Soprattutto è inutile e controproducente sprecare energie e tempo a indugiare su eventi che dipendono dagli altri o dal destino stesso, come quando si rimane a rimuginare su una malattia improvvisa, una perdita, un incidente, un inganno subito o un’ingiustizia. Cosa fatta capo ha!

Di fronte a eventi decretati non resta che, dopo la disperazione, la rabbia, la depressione, l’ansia e tutte le emozioni negative con cui un fatto sconvolgente può invaderti, ricordarti della frase: cosa fatta capo ha! Così puoi iniziare a riprendere in mano la tua vita, accogliendo la situazione senza cercare di dominarla in quanto missione impossibile, adattandoti a essa, archiviando l’avvenimento e guardando con speranza al futuro.

Non è affatto semplice, certo, e a volte da solo senti di non riuscire a farcela, ma ricorda che lo psicologo può aiutarti e che insieme potrete giungere al fine della sofferenza.

Dott.ssa D’Agostino Marialuisa

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